Bolzano DanzaBolzano Danza

Il Festival

Bolzano Danza è uno dei festival di punta della danza contemporanea in campo nazionale e internazionale: organizzato da Fondazione Haydn, ogni anno in luglio fa vibrare la città con la sua contagiosa energia, attirando un pubblico curioso e diversificato. Inclusione, partecipazione e sostenibilità sono le parole chiave della rassegna, aperta alle diversità sociali e pronta a cogliere come un sismografo i mutamenti del mondo tramite il linguaggio universale della danza.

Gli spettacoli, che portano in scena i migliori coreografi e performer contemporanei dando spazio a generi e linguaggi molto differenti, hanno come epicentro il Teatro Comunale, da cui si irradiano in vari luoghi significativi della città ridisegnandone la percezione grazie a progetti di artivismo e interazione sociale. Accanto agli spettacoli il Festival offre anche workshop di danza di ogni stile a cura di Südtiroler Kulturinstitut.

La Storia
del Festival

1985

Bolzano Danza nasce come spin-off della sezione danza classica di Bolzano Estate. Il nuovo Festival, che comprende sia spettacoli che corsi di danza, è organizzato dal Comune
e dalla Provincia di Bolzano. Loredana Furno è la prima Direttrice artistica, Ulrich Roehm è il responsabile dei corsi.

1989

Ulrich Roehm e Giuseppe Carbone sono nominati codirettori artistici del Festival, al quale invitano le maggiori
scuole europee di danza classica. La Serata Roland Petit con Alessandra Ferri e il Ballet national de Marseille riscuote
grande successo.

1994

Lanfranco Cis è nominato Direttore artistico, affiancato fino al 1996 da Ulrich Roehm. Il Festival compie una decisa svolta verso la danza
contemporanea, diventando un ponte tra la cultura mitteleuropea e quella mediterranea. Tra gli artisti invitati Bill T. Jones, icona della danza afroamericana.

1995

Prima apparizione a Bolzano Danza di Angelin Preljocaj e Carolyn Carlson, che torneranno in numerose occasioni.

1996

Riorganizzazione del Festival e dei workshop di danza: il primo è coordinato dall’Assessorato provinciale alla Cultura italiana, i secondi dall’Assessorato alla Cultura tedesca. Le singole edizioni di Bolzano Danza diventano tematiche.

1997

Maguy Marin presenta al Festival il suo capolavoro May B. Tornerà a Bolzano Danza nel 2009 con Description d’un combat, e nel 2021 con Duo d’Eden, che verrà riproposto
nel 2024 assieme a Grosse Fugue.

2001

L’organizzazione di Bolzano Danza passa alla Fondazione Nuovo Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano. Il
Teatro Comunale di Bolzano diventa la sede principale del Festival, che l’anno successivo otterrà il riconoscimento del Ministero dei Beni Culturali. Debutto italiano di Eifman Ballet con Red Giselle.

2003

L’incarico dell’organizzazione dei workshop passa al Südtiroler Kulturinstitut, che si occuperà della sezione dei corsi per gli anni a venire.

2004

Si celebrano i vent’anni del Festival con Trisha Brown, Marie Chouinard e Germaine Acogny. A partire da questa edizione la rassegna darà sempre maggiore spazio alle coreografe.
L’attenzione è rivolta alla danza contemporanea, alla varietà di stili e linguaggi. Edith Wolf Perez è Direttrice artistica
della sezione corsi fino al 2015.

2007

Manfred Schweigkofler assume la direzione artistica del Festival. Sotto la sua guida Bolzano Danza si amplia e
affianca agli spettacoli in teatro vari eventi all’aperto in città e in luoghi suggestivi come Castel Firmiano.

2011

Emanuele Masi affianca Manfred Schweigkofler. Bolzano Danza diventa un “Festival 2.0” dal carattere sempre più inclusivo, conquistando lo spazio pubblico urbano con la nuova sezione off-stage e attuando vari progetti di
coinvolgimento della comunità cittadina.

2013

Emanuele Masi è nominato Direttore artistico del Teatro Comunale di Bolzano per i settori Danza e Opera, compreso il Festival. A Bolzano Danza si tiene la prima italiana di Tragédie di Olivier Dubois, che sarà seguita da una lunga serie di debutti dell’artista francese al Festival.

2015

L’organizzazione di Bolzano Danza passa alla Fondazione Haydn ed Emanuele Masi rimane Direttore artistico del Festival. Sotto la sua guida la rassegna si rinnova puntando
sull’inclusione sociale, la sostenibilità e l'interattività. Con Tenir le temps, Rachid Ouramdane partecipa per la
prima volta a Bolzano Danza, di cui diventa artista associato: tornerà in varie occasioni.

2016

Sharon Booth è nominata Direttrice artistica dei corsi. Già stimata come docente dei workshop delle edizioni
precedenti, in qualità di direttrice potenzia l’offerta e la varietà dei corsi, e avvicina le due anime del Festival: ballerini emergenti hanno l’opportunità di entrare in contatto con le compagnie ospiti.

2018

Gauthier Dance//Dance Company Theaterhaus Stuttgart, apparsa per la prima volta a Bolzano Danza nel 2006, diventa compagnia associata del Festival per il periodo 2018-2022.
Michele Di Stefano è nominato guest curator della sezione outdoor del Festival per il 2018.

2019

Rachid Ouramdane è nominato guest curator della sezione outdoor del Festival per il 2019. Porta in scena Franchir la nuit, pièce sul tema della migrazione e dell’esilio che coinvolge danzatori professionisti, bambini profughi, minori non accompagnati e adolescenti del territorio.

2020

Con EDEN – Danza per uno spettatore il Festival si reinventa con un’originale risposta alla pandemia: centinaia di
performance in teatro accolgono un solo spettatore e un solo danzatore, un incontro simbolico tra due esseri umani. Il progetto con coreografie originali commissionate a Rachid
Ouramdane, Michele Di Stefano e Carolyn Carlson riceve il Premio “Danza&Danza” della critica italiana.

2022

Inizia la collaborazione triennale con il Ballet national de Marseille, guidato dal collettivo (LA)HORDE, che diventa
compagnia associata. Gauthier Dance//Dance Company Theaterhaus Stuttgart è nominata principal guest company fino al 2024.

I numeri
del Festival

602

Spettacoli

310

Prime

421

Coreografi/e

65

Location

Emanuele MasiEmanuele Masi
Direttore Artistico

Emanuele
Masi

Emanuele Masi (Trento, 1977), curatore, è Direttore artistico del festival Bolzano Danza dal 2013. Diplomatosi al Conservatorio di Trento e all’Accademia pianistica internazionale di Imola, si è occupato di organizzazione teatrale e di danza collaborando con alcune delle maggiori istituzioni teatrali del Nord-Est d’Italia. È stato Direttore artistico del Teatro Comunale di Bolzano e delle stagioni di danza del Teatro Sociale di Trento nonché, dal 2018 al 2020, consulente artistico del Circuito di danza del Trentino-Alto Adige. Dal 2014 fa parte della Consulta culturale italiana della Provincia autonoma di Bolzano ed è attualmente membro del Consiglio di indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano. Nel 2010 il progetto didattico Oper@4u, curato insieme a Carlo Delfrati, ha vinto il Premio Abbiati per la critica musicale italiana e nel 2021 il progetto EDEN, ideato in risposta al primo lockdown nell’ambito del Festival Bolzano Danza, è stato insignito del Premio Speciale 2020 della rivista Danza&Danza.

Dal 2021 Emanuele Masi è consulente artistico della Fondazione Musica per Roma per la programmazione del Festival Equilibrio e delle attività di danza all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

“Attraverso la danza contemporanea parliamo di inclusione sociale, pari opportunità, sostenibilità ambientale, in altre parole dei grandi cambiamenti del nostro tempo. E anche, come dev’essere, di pure emozioni.”

Fondazione HaydnFondazione Haydn
Ente organizzatore

Fondazione
Haydn

La Fondazione Haydn di Bolzano e Trento è uno dei centri di innovazione artistica più prestigiosi del Trentino-Alto Adige. La sua missione è promuovere la musica sinfonica, l’opera e la danza di qualità, favorendo il dialogo tra le culture e la crescita sociale e personale. Dal 2015 organizza Bolzano Danza, un festival che ha sviluppato la sua forte identità puntando sull’inclusione, la sostenibilità e la sperimentazione di stili e linguaggi diversi.

Green FestivalGreen Festival

Green Festival

In sintonia con l’ambiente, responsabili verso il pianeta. A Bolzano Danza siamo attenti alla sostenibilità ambientale in tutte le sue forme: dal sostegno all’inclusione sociale, alle numerose iniziative “Going Green” per la riduzione dell’impronta ecologica del Festival. Per esempio in occasione degli spettacoli incoraggiamo la mobilità sostenibile e il risparmio energetico e distribuiamo borracce riutilizzabili per evitare la produzione di rifiuti superflui.