Eric GauthierEric Gauthier
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Forever Young: sguardo al futuro

Pubblicato il 05.07.2022

  • Intervista

L’ultimo dei progetti dell’eclettico Eric Gauthier è la nascita di una compagnia junior in seno alla consolidata Gauthier Dance. Guardare al futuro, puntare sulla professionalizzazione dei giovani, ma anche ricercare un dialogo diretto con il pubblico di domani, alla pari. Ecco la mission che Eric Gauthier si è posto. Lo abbiamo intervistato.

Eric, la Gauthier Dance Juniors è una compagnia giovanile che dà spazio a nuovi talenti e si rivolge a un pubblico giovane. Il linguaggio del corpo è un mezzo efficace per percorrere nuove strade che consentano di comunicare meglio con i giovani e avvicinarli alla cultura?

Eccome! Attualmente ne stiamo constatando l’efficacia concreta con MOVES FOR FUTURE Mobile. Con questo format, i componenti di Gauthier Dance Juniors si esibiscono direttamente nelle scuole con spettacoli che modero io stesso. E si avverte letteralmente la scintilla accendersi. I membri di Gauthier Dance Juniors eseguono prima brevi pezzi stimolanti che ho composto appositamente per questo contesto. Non cosette da bambini, è bene sottolinearlo, ma opere di coreografi di fama. Dopodiché i bambini e i ragazzi possono cimentarsi loro stessi nella danza, con mini-coreografie da me sviluppate e facili da imparare che consentono a tutti di partecipare. Quello che restituisce questo pubblico giovane è incredibile. Non c’è sensazione più bella del poter constatare che la danza ha un futuro!

Quale sarà la «durata di vita» di Gauthier Dance Juniors, ovvero: quanti elementi faranno in futuro parte del corpo di danza e quanto a lungo rimarranno nell’ensemble? Il progetto per lei è anche un percorso formativo in vista dell’ingresso nella compagnia Gauthier Dance?

Dalla prossima stagione 2022/23, i componenti di Gauthier Dance Juniors passeranno dagli attuali quattro a sei (tre danzatrici e tre danzatori). Il loro impegno sarà triennale, ma attualmente il progetto è finanziato solo fino all’estate 2023 da fondi federali. L’effetto a livello di apprendimento è enorme, lo si intuisce già oggi, a pochi mesi dall’istituzione dell’ensemble. E sì, naturalmente l’intento è quello di formarli per il passaggio alla compagnia «grande». Il mio desiderio, tuttavia, è che non si limitino a dare il massimo di sé solo sul palcoscenico. Mi sta enormemente a cuore mostrare loro l’importanza dell’impegno sociale nella loro veste di danzatori.